martedì 3 giugno 2014

Cultura…..Politica


A chie penztat a una definitzione volgare e astrinta de cultura comente s'ala intellettuale de un'èlite, non creo chi custu blog li potzat interessare.
A chie pentzat a una definitzione de polìtica bida comente s'Ars Regia, andet aterue ca custa no est sa definitzione mia de polìtica.
« La cultura, o civiltà, intesa nel suo ampio senso etnografico, è quell’insieme complesso che include la conoscenza, le credenze, l’arte, la morale, il diritto, il costume e qualsiasi altra capacità e abitudine acquisita dall’uomo come membro di una società. » 
Edward Tylor, Primitive Culture 1871
La politica va intesa contemplando La polis  modello di struttura tipicamente greca che prevedeva l'attiva partecipazione degli abitanti liberi alla vita politica. In contrapposizione alle altre città-stato antiche, la peculiarità della polis non era tanto la forma di governo democratica od oligarchica, posto che io sono per la democrazia, ma l'isonomia: il fatto che tutti i cittadini liberi (tutti i cittadini nelle democrazie dovrebbero essere liberi) soggiacessero alle stesse norme di diritto, secondo una concezione che identificava l'ordine naturale dell'universo con le leggidella città. Queste erano concepite come un riflesso della Legge universale preposta a governo del mondo.
L'armonia esistente fra la polis e gli individui che la componevano era assimilata così a quella esistente in natura fra il tutto e le sue singole parti. In virtù di una tale corrispondenza l'uomo greco era portato a sentirsi organicamente inserito nella sua comunità. Ognuno trovava la propria realizzazione nella partecipazione alla vita collettiva e nella costruzione del bene comune.
L’uomo è “un animale politico (politikòn zôon), e in quanto tale è portato per natura a unirsi ai propri simili per formare delle comunità. Aristotele, Politica, I, 2, 1253a